Le apparecchiature devono offrire affidabilità e disponibilità prima ancora di capacità elaborativa e di memorizzazione.
A volte le interruzioni di sistema capitano.
I costi derivanti dai fermi di sistema possono variare da centinaia a decine di migliaia di Euro, a seconda del tipo e della durata dell’interruzione e del tipo di sistema colpito.
I costi dell’hardware, sono invece piuttosto contenuti e l’interruzione dell’attività dell’azienda per un guasto hardware è un rischio che può essere evitato facilmente.
Lo scopo, è quello di offrire la massima disponibilità con un tempo minimo di fermo, sia pianificato (come quello necessario per la manutenzione programmata) sia non pianificato (come quello causato da guasti al software o all’hardware).
Alcune volte è sufficiente, ad esempio, un investimento limitato che preveda la clusterizzazione del servizio erogato.
La clusterizzazione, ovvero attivare dispositivi ridondanti, permette l’alta affidabilità trasferendo le elaborazioni sull’hardware funzionante
e/o l’alta disponibilità facendo concorrere più apparecchiature allo svolgimento delle attività “in coda”, il tutto in maniera completamente automatica e trasparente all’utente.
Lo storage, ovvero il nostro magazzino dei dati, deve avere la dimensione e l’accessibilità necessaria, oltre a permettere facili implementazioni che garantiscano la protezione dell’investimento.
Così come la corretta progettazione di una casa, farà sì che essa risulterà effettivamente comoda e confortevole, è assolutamente indispensabile effettuare una corretta valutazione delle apparecchiature server e storage in fase di progettazione.